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   HOMEPAGE         A volte ci si vuole divertire a tutti i costi, ma la vita è anche un lento fiume che scorre verso una mare, che scorre verso l'oceano. Andare sempre all'hompage

RIFLESSOLOGIA DELLA MANO

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la mano  e gli organi ESCAPE='HTML'

SALUTE COME DEFINIRE SALUTE

Dire che la salute è assenza di malattia è come dire un corpo senza un’anima.Nella salute c’è la gioia, la creatività, la voglia di vivere, la pace, diciamo tante piccole significative emozioni che creano in noi quello stato di benessere che ci lascia appagati senza chiedere nient’altro!

Attualmente, quante persone possono dire di essere in buona salute e, ancor di più di riuscire a conservarla? In questa società del “benessere”, sembra che di questo benessere ce ne sia poco.       Il momento odierno, poi, non rispecchia la situazione migliore per essere sereni.                             

 Troppe situazioni complesse, ipnotiche, confuse,anche oserei dire destabilizzanti.          Preoccupazioni continue dove la persona trova difficile scaricare le tensioni, rallentare il ritmo , anche solo dei pensie    Sentirsi come una pentola a pressione, che non può aprirsi.

Perse le consuetudini che potevano essere uno sfogo psicosomatico dallo sport, alla preghiera, alla creatività in generale , ci si trova dinnanzi a situazioni di tensione crescente come una spirale senza via di uscita.       Da ciò si possono verificare esaurimenti nervosi e malattie fisiche.

La naturopatia tiene presente della scienza psicosomatica cioè l’interdipendenza tra mente e corpo, ove lo stress è per molti versi la causa di un sacco di malattie che ci affliggono in questo nostro presente.

LE REAZIONI ALLO STRESS

Qualsiasi situazione vissuta come pericolosa o minacciosa innesca una reazione istintiva che può tramutarsi in lotta o fuga, questo avviene da preistoria dell’esistenza dell’uomo e dell’animale, dove in situazioni di estremo pericolo fisico si innesca una rapida decisione che ci legano alla sopravvivenza .

Anche se nella nostra società attuale, non è una prassi quotidiana dover affrontare pericoli che mettano in una situazione di incolumità la vita, resta comunque il fatto , che si scatena una reazione istintiva .

Questa reazione provoca una scarica di ormoni, in particolare adrenalina che ha il potere di stimolare il cuore, di far salire la pressione sanguigna , di scaricare il glucosio per consentire maggiore afflusso nel sangue nei muscoli.                                                                                                  Contemporaneamente produce costrizione nei vasi sanguigni , riducendo l’afflusso del sangue per l’adempimento di funzioni la digestione, il respiro, l’escretiva, persino visiva,ecc.                                   Ovviamente questo ipotetico pericolo ci si trova in una situazione tra la lotta e difesa.        

   Questa difesa è fondamentale per l’essere vivente, è primordiale, ma mette in pericolo la condizione di equilibrio del nostro organismo.

Dato che queste situazioni di stress, di vario genere si accumulano e si ripetono abbastanza frequentemente, non abbiamo il tempo di riequilibrare il nostro stato psicofisico , che avviene normalmente, dopo il presunto pericolo, da ciò la capacità risulterà compromessa sino ad instaurarsi un vero e proprio stato di malattia.

Le malattie vanno dal sistema cardio -vascolare e apparato digerente, ma non solo impegnato a combattere gli effetti dello stress si vedrà abbassarsi le difese, quindi la possibilità di innescarsi in altre malattie, magari infettive e altro….

COSA FARE

Ormai siamo invasi da ogni tipo di possibilità per curarci dallo stress, : massaggi, tecniche di rilassamento, ma a volte, vuoi la mancanza di tempo o di danaro, o forse solo per pigrizia si fa fatica ad attivarsi per migliorare il nostro equilibrio psicosomatico, ne consegue che entriamo nel vortice della medicina chimica che ti vuol far guarire a tutti i costi con la pastiglia.

Ma la pastiglia magica non esiste, quindi personalmente consiglio  di rendersi partecipi della salute del corpo e dello spirito attraversi queste pratiche, che funzionano da millenni il riappropriarsi del proprio benessere attraverso tecniche ti rilassamento sono indispensabili per uno stato di salute fisico ed emotivo.

Attraverso vari studi, sia orientali che occidentali si è arrivati, e molti di voi sicuramente ce saranno a conoscenza, che il nostro corpo è attraversato come un sistema di fili che si collegano ai vari organi e arrivano naturalmente alle terminazioni che sono mani, piedi , orecchie, e novità viso, e cranio

Da qui si è preso l’uso di massaggiare le varie parti che portano un riflesso ai vari organi, riabilitandoli e riequilibrando i nostro organismo e di conseguenza la nostra serenità emotiva.

La riflessologia delle mani si può fare in qualsiasi momento, non necessita la presenza di un’altra persona, è immediata, semplice ed efficace nel tempo.

Metto delle foto mani con punti da massaggiare

e auguro buona serenità, e BUONA VITA

Aggiungo che esistono anche i Mudra, dalla grande cultura ajyrvedica, che sono dei gesti che si fanno con le dita per irequilibrare la nostra salute psicofisica

e a breve metterò a disposizione un libretto con degli esercizi sui Mudra

La Riflessologia Plantare è una tecnica di massaggio o, più precisamente, di microstimolazione puntiforme applicata principalmente sui piedi e/o eventualmente sulle mani. Si basa sulla ipotesi, non ancora scientificamente provata, che sui piedi e sulle mani si trovino riflessi tutti gli organi, le ghiandole, e le parti del corpo. Secondo i suoi sostenitori, applicando il massaggio riflessologico si potrebbe avere un effetto o influire sull'organo, o sistema, corrispondente al riflesso stimolato.

La Riflessologia è una terapia olistica, basata quindi sul principio generale che ogni aspetto della vita dell'individuo influirebbe sul benessere e sulla salute della persona, e ha l'intento di operare un "riequilibrio dell'intero organismo al fine di stimolarne le capacità di autoguarigione" (il riferimento è al sistema immunitario).

In quanto terapia non convenzionale, la Riflessologia può avere una duplice applicazione: può essere utilizzata in alternativa o come supporto alle terapie mediche convenzionali. Va tuttavia sottolineato che in genere si consiglia di diffidare di chi propone la Riflessologia Plantare come alternativa alla medicina convenzionale, e per questo ad oggi i terapeuti preferiscono riferirsi ad essa con l'appellativo di terapia (o medicina) complementare e non alternativa. Va sottolineato infatti che il riflessologo non è un medico, e quindi non cura, e non fa diagnosi. Soprattutto non intende interferire con le terapie o con i pareri medici convenzionali, sostenendo il suo ruolo di professionista nell'affiancarsi e non sostituirsi alla medicina convenzionale. La Riflessologia Plantare non è quindi una tecnica sovrapponibile alle metodologie sanitarie riconosciute dalla legislazione italiana né sostituisce eventuali terapie mediche.

Le tecniche riflessologiche si distinguono in due grandi filoni: quello orientale e quello occidentale. Nonostante il principio sia il medesimo, ossia che stimolando delle zone riflesse si abbiano effetti su zone lontane dal sito di applicazione del massaggio, nascono e si sviluppano con presupposti differenti: la Riflessologia Cinese si basa sui principi della medicina tradizionale cinese, mentre la Riflessologia Occidentale attinge ai principi scientifici sulla quale si basa la medicina convenzionale occidentale. La Riflessologia Plantare occidentale nasce infatti in concomitanza delle prime scoperte occidentali in ambito neurologico di Sir Henry Head e Sir Charles Sherrington.

Una delle differenze identificabili nei trattamenti di Riflessologia Occidentale e Orientale è nell'intensità della pressione applicata dal terapeuta. La Riflessologia Occidentale, ad esempio, opera al di sotto della soglia di sopportazione del dolore del paziente, al fine di ottimizzare gli effetti della stimolazione delle aree riflesse sfruttando la condizione di profondo relax che la riflessologia plantare occidentale è in grado di indurre. Entrambe le modalità di intervento hanno effetti positivi su vari disturbi e patologie, in quanto secondo i suoi sostenitori stimolerebbero la circolazione, il sistema nervoso ed il sistema immunitario. Un'altra differenza sono le mappe di punti da microstimolare che, nella tradizione cinese, corrispondono sostanzialmente a quelli della agopuntura, e se vogliamo il Reiki lavora su tutti i punti del nostro corpo sia fisico che spirituale, e può essere unito alla riflessologia


 

 

Reiki 

Mikao Usui nacque il 15 agosto 1865. Fu un uomo di grande spirito, visitò paesi occidentali e Cina per studiare. Studio, sanscrito, lingue antiche cinesi il tibetano.

Sposato ebbe due figli, non ebbe molta fortuna negli affari professionali. Il suo equilibrio si può dire lo trovava meditando sul monte Karuma, …La storia prosegue sino a quando non arriverà alla conoscenza del segreto sull’attivazione della forza di guarigione universale.O comunque l’organizzazione fondata da lui Usui Ryoho Gokkai potete trovare tutto anche su wikipedia.

I principi del Reiki sono

Non essere adirato

Non ti preoccupare

Sii grato

Lavora sodo su di te

Sii gentile verso i tuoi simili

e

Solo per oggi non ti arrabbiare

Solo per oggi non ti preoccupare

Solo oggi conta le tue benedizioni

Onora i tuoi genitori, insegnanti, gli anziani

Guadagna il cibo onestamente

Sii gentile con tutto ciò che vive

 

Cos’è il Reiki

Una sostanza molto sottile che riempe l’universo , da vibrazione immateriale a materiale è la nostra essenza, è l’espressione della forza vitale che penetra tutto il creato e si manifesta in ogni essere vivente,è.

Attraverso la canalizzazione dell’energia si ha la possibilità di riequilibrare energia confusa, blocchi energetici, squilibri , per raggiungere quel pieno equilibrio iniziale.

La Leggenda di Reiki

Mikao Usui era insegnante in una scuola cristiana di preti a Kyoto in Giappone. Alcuni dei suoi allievi gli chiesero perché mai non fosse stata fatta alcuna precisazione sui metodi di guarigione con i quali Gesù Cristo aveva compiuto le sue guarigioni; in particolar modo gli chiesero se egli fosse stato in grado di mostrare loro una simile guarigione. Non riuscendo a fornir loro una risposta adeguata, pensò di abbandonare la sua scuola e di recarsi in un paese cristiano per avere la possibilità di studiare da vicino il cristianesimo e trovare così la risposta per i suoi allievi.
Si recò dapprima in America, dove studiò all’università di Chicago conseguendo il Dottorato in Teologia. Nonostante questi studi, Usui non trovò una risposta soddisfacente né nelle scritture cristiane e neppure in quelle cinesi, che egli ugualmente trattava.

Decise quindi di proseguire nella sua ricerca. Si recò nel nord dell’India dove ne studiò i testi sacri. Il dott. Usui oltre al giapponese, all’inglese e al cinese conosceva anche l’antico sanscrito indiano.
Tornato in Giappone scoprì un giorno nelle Sutre Buddhi, scritte oltre 2500 anni prima in sanscrito, alcune formule e alcuni simboli, che contenevano chiaramente la risposta alla sua domanda. Il dott. Usui ne parlò al superiore del suo chiostro a Kyoto, in cui egli viveva allora, e la mattina successiva si mise in cammino per raggiungere la sacra montagna Kurama, distante dal monastero 27 km. Egli aveva in cuore di meditare r 21 giorni nella solitudine della montagna, digiunando, sperando in questo modo di poter stabilire un contatto con il livello dei simboli ed esaminare così il loro contenuto di veridicità.

Egli mise davanti a sè 21 piccoli sassolini, sottraendone uno al giorno. Questo gli sarebbe servito da calendario. Durante questo periodo non successe niente di inconsueto. L’ultimo giorno, quando cominciò ad albeggiare, ma l’oscurità ammantava ancora ogni cosa, vide una luce improvvisa muoversi rapidamente su di lui. Essa cominciò a crescere, e crebbe, crebbe, fino a colpirlo al centro della fronte. Pensò di morire, poi vide milioni di piccole bollicine di tutti i colori dell’arcobaleno, che riflettevano particolarmente il colore blu, lavanda e rosa. Infine gli apparve una luce bianca. Egli vide davanti a sé le lettere famigliari del sanscrito in oro lucente e allora disse “Sì, mi ricordo”.
Questa fu la rinascita del Reiki secondo il sistema Usui.

Quando egli ritornò lentamente in sé, il sole era già alto nel cielo. Si sentiva pieno di energia e di forza e cominciò a scendere dalla montagna sacra. Nella sua fretta egli si ferì all’alluce, ma istintivamente egli vi appoggiò sopra la sua mano: il sangue cessò di sgorgare ed il dolore passò. Era veramente il primo miracolo di Reiki.
Dato che egli era affamato, si recò in una locanda ed ordinò una grandiosa colazione giapponese. L’oste lo mise in guardia dal consumare un simile pasto dopo aver digiunato tanto tempo, perché certamente avrebbe avuto conseguenze negative. Egli consumò tutto il cibo ordinato senza accusare il minimo disturbo. Questo fu considerato come il secondo miracolo.
La nipotina dell’oste da giorni soffriva di un forte dolore ai denti e il dott. Usui pose lesue mani su quel visino tumefatto e la ragazzina si sentì spontaneamente bene; corse dal nonno e gli disse:”Non è un monaco come tutti gli altri”. Questo fu il terzo miracolo.

Il dott. Usui ritornò dapprima nel suo monastero e, dopo alcuni giorni, decise di recarsi nel quartiere dei mendicanti di Kyoto, per poter aiutare questa povera gente, guarendoli ed offrendo loro una vita migliore. Rimase all’incirca sette anni in questi bassifondi e trattò molti malati. Un giorno vedendo in quel quartiere sempre gli stessi visi e chiedendo loro perché non cercassero un lavoro e vivessero diversamente, questi risposero che al lavoro preferivano mendicare.
Il dott. Usui fu profondamente scosso da queste parole e pianse sul loro significato; riconobbe che egli aveva dimenticato qualche cosa di molto importante: non aveva insegnato loro la riconoscenza. Nei giorni che succedettero, egli fissò i principi di vita del Reiki: